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La Comunione nella Mano, i Concili, i Santi e le Eresie Protestanti…

 

Per chi non lo sa, ricevere la comunione nella mano, è uno dei più grandi sacrilegi commessi oggi come oggi contro il corpo di nostro Signore Gesù Cristo. Senza dubbio è anche peccato. Molti si domanderanno: ma perché alcuni sacerdoti la consegnano così? Perché fu permesso per mezzo di un indulto, durante il papato di Paolo VI. Quasi nessuno sa che è stata introdotta sotto inganno al Papa Paolo VI, che non ebbe altra scelta che consentirla con la più grande tristezza e dispiacere, sotto indulto, e non potendo detenere la proliferazione di questa sacrilega pratica in quasi tutto il mondo. E’ stata una cospirazione dietro la quale si specula che siano stati coinvolti alcuni membri della Chiesa, in particolare i vescovi, i massoni europei, i protestanti e i terribili nemici della fede e della Chiesa cattolica.

La parola “sacro”, significa separato, inaccessibile, intoccabile. La parola “profano”, significa il contrario, manipolabile, toccabile.

Al Papa Paolo VI fu fatta pressione dai membri del clero in Germania, Belgio, Olanda e Francia perché autorizzasse la Comunione nella mano, che si stava estendendo senza nessun permesso, un’attitudine d’indisciplina e individualismo. La Sacra Congregazione del Rito concesse la nuova pratica alla Germania il “06/07/68″ e al Belgio “11/07/68″ pero dietro alle proteste per questo cedimento il Papa sospese la concessione il “25/O7/68″.

La decisione del Papa non potè fermare l’abuso. Paolo VI credette conveniente realizzare un’INCHIESTA mondiale dentro l’Episcopato il 12 marzo 1969 a cui risposero 2136 Vescovi e il risultato fu il seguente:

  1. a) Alla domanda: si deve accogliere il desiderio che, oltre al modo tradizionale, si permettesse pure il rito di ricevere la Sacra Comunione nella mano? Risposero cosi:

-¡NO! (Non placet): 1233 Vescovi.

-¡SI! (Placet): 567.

-Secando (Placet iuxta modum): 315.

– Voti non valdi: 21.

Ci furono più di due supposizioni nell’inchiesta; la scelta maggiore fu, così, quella del No alla Comunione nella mano.

Vi rendete conto che di quello che si chiese ai Vescovi, scelti dalla Spirito Santo per dirigere la Chiesa (Hech. 20, 28) non ci si fece caso, nonostante dissero “che non si deve cambiare la disciplina vigente; ma, che il cambio sarebbe dannoso, sia per il sentimento sia per il culto spirituale degli stessi vescovi e di molti fedeli?” (M. Dom.).

– Vi rendete conto che non si chiese iI parere dei laici, quando secondo il Concilio “hanno la facolta e, a volte, il dovere di esprimere la propria opinione su cosa è più giusto per quello che mira al bene della Chiesa?” (1. G. 37). Fu una chiara attitudine anticonciliare.

– Sapete voi che iI Concilio Vaticano II non si pronunciò riguardo alla pratica della comunione nella mano? L’approvazione venne dopo,in un periodo d’abusi liturgici per i quali Giovanni Paolo II chiese perdono in “Dominicae Cenae” (24-Feb.-80).

La Comunione nella Mano e la Eresia Protestante

– Sapete voi che esistono documenti che dimostrano che la Massoneria, dal secolo XIX, ha cercato di far si che i Cattolici prendessero la Comunione nella mano ed in piedi? I secolari nemici della Fede ci sono riusciti. Che cecità da parte nostra!

– Sapete voi che ci sono chiese non cattoliche (sette) che “comunicano” nella mano, pero non credono nella Presenza Reale di Gesù Cristo nell’Eucarestia?

– Sapete voi che ci sano chiese orientali – unite o separate da Roma – secondo il rito bizantino, che proibiscono la Comunione nella mano? Questo rito (dare la Comunione nella mano), pensato come un avvicinamento ecumenico e risultato, invece, antiecumenico.

La riverenza verso questo sacramento ha portato a una serie di segni di devozione che si osservano universalmente in tutta la Chiesa d’Occidente e Oriente. Ovunque l’eresia protestante ha trionfato, molti o tutti questi segni di riverenza sono stati vietati perché, logicamente, nel contesto di questa eresia, il pane e il vino sono solo simboli del corpo e sangue di Cristo.

Il primo libro di preghiera protestante è stato imposto al popolo inglese nel 1549. Continuò con la pratica di ricevere la comunione in ginocchio e sulla lingua.

Questo è stato uno dei diversi dettagli nel Libro delle Preghiere del 1549 che ha causato il malcontento dei riformatori più radicali, tra cui Martin Bucer, un tedesco che aveva una notevole influenza sul lavoro liturgico di Thomas Cranmer, principale autore del Libro della Preghiera comune anglicana. Nella critica del libro di preghiera del 1959, Bucer scrisse:

“Non ho alcun dubbio che l’uso di non mettere questi sacramenti nelle mani dei fedeli si sia introdotto da una superstizione doppia: in primo luogo, il falso onore che si desidera mostrare in questo Sacramento, e in secondo luogo, l’arroganza dei malvagi sacerdoti che reclamano una maggiore santità rispetto alle altre persone, in virtù dell’olio della consacrazione”.

Bucero decise che “come tutte le superstizioni dei romani contro Cristo devono essere abolite, il Sacramento deve essere collocato nelle mani dei laici”.

Quando l’edizione riveduta del libro di preghiera anglicano fu pubblicata nel 1552, non solo aveva la “rubrica nera”, è stata introdotta la pratica della comunione nella mano. Così, fin dai tempi della riforma, la collocazione dell’ultima cena nelle mani ha acquisito un nuovo significato. Significo il rifiuto della credenza cattolica che c’è una differenza sostanziale tra pane eucaristico e il pane comune o una differenza sostanziale tra un prete e un laico.

La ricezione del Santissimo Sacramento sulla lingua da parte dei laici è una testimonianza della sua fede nel sacerdozio e nella presenza reale, ricevere il sacramento nella mano, come i protestanti sono una testimonianza di rifiuto verso queste credenze.

I Concili

Il Concilio di Saragozza (a.380)*: “Scomunicare chiunque osi ricevere la Santa Comunione nella mano.” – Il Sinodo di Toledo: conferma questa sentenza. * Vedere Commenti…

Sinodo di Rouen (a.650): “Non si collochi l’Eucaristia nelle mani di nessun laico o laica, ma solo nella loro bocca. Condanniamo la comunione nella mano per porre un limite agli abusi che occorrono a causa di questa pratica e come salvaguardia contro i sacrilegi’“.

Il sesto Concilio Ecumenico di Costantinopoli (680-681): Proibì ai fedeli di dare la comunione a se stesso che è ciò che accade quando la particella sacra è posta nelle mani di chi riceve la comunione e decreto una scomunica di una settimana per le persone che lo han fatto alla presenza di un vescovo, un sacerdote o un diacono.

Il Concilio di Trento (1545-1565): “È sempre stata consuetudine della Chiesa di Dio nella comunione sacramentale dei laici, prendere la comunione nelle mani dei sacerdoti e che i sacerdoti celebranti da se medesimi, usanza che per ragione e giustizia deve essere mantenuta per provenire dalla tradizione apostolica.”

Concilio Vaticano I(1869-1870): Non prescrive nessuna norma.

Concilio Vaticano II(1961-1965): Non prescrive nessuna norma.

Nella riforma Liturgica realizzata durante il Concilio Vaticano II, si dichiara il seguente:

  1. Poi il sacerdote prende la patena o la pisside e si reca dai comunicandi, che normalmente si avvicinano processionalmente.

Non è permesso ai fedeli prendere da se stessi il pane consacrato o il sacro calice, tanto meno passarselo di mano in mano. I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme.

  1. Se la Comunione si fa sotto la sola specie del pane, il sacerdote, eleva alquanto l’ostia e la presenta a ciascuno dicendo: Il Corpo di Cristo. Il comunicando risponde: Amen, e riceve il sacramento in bocca o, nei luoghi in cui è stato permesso, sulla mano, come preferisce. Il comunicando appena ha ricevuto l’ostia sacra, la consuma totalmente.

Se invece la Comunione si fa sotto le due specie si segue il rito descritto a suo luogo (Cf. nn. 284-287).

  1. Nel caso siano presenti altri presbiteri, essi possono aiutare il sacerdote nella distribuzione della Comunione. Se non ve ne sono a disposizione e il numero dei comunicandi è molto grande, il sacerdote può chiamare in aiuto ministri straordinari, cioè l’accolito istituito, o anche altri fedeli a ciò deputati secondo il diritto. In caso di necessità, il sacerdote può incaricare volta per volta fedeli idonei.

Questi ministri non salgano all’altare prima che il sacerdote abbia fatto la Comunione e ricevano sempre dalla mano del sacerdote il vaso in cui si custodiscono le specie della Ss.ma Eucaristia da distribuire ai fedeli.

Fonte: http://www.vatican.va

Santo Tommaso d’Aquino

San Tommaso d’Aquino, la figura massima teologica della Chiesa, dove si basa tutta la dottrina con fondamenti, nella Summa Teologica – Parte III – Domanda 82, parlando della distribuzione dell’Eucaristia, dice:

“La distribuzione del corpo del Signore appartiene al sacerdote per tre ragioni. Primo, perché, come si è detto, egli consacra in persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il proprio corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Quindi come al sacerdote appartiene la consacrazione del corpo di Cristo, così appartiene a lui distribuirlo.

Secondo, perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo (Heb 5,1). Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così tocca a lui dare al popolo i doni santi di Dio.

Terzo, perché per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze simili.”

Santo Tomas rende chiaro in questi paragrafi, che le mani dei battezzati non possono toccare l’Eucaristia, perché è un privilegio dato solo ai sacerdoti.

Uno dei frutti della comunione nella mano, è quello di eliminare la differenza tra il sacerdozio ministeriale e il comune di tutti i battezzati ed è ciò che cerco Lutero, quando nelle sue “liturgie” chiese ai suoi “ministri” di dare la comunione in mano per due cose “per rimuovere la superstizione della Presenza Reale e la differenza tra il sacerdote ei fedeli”.

Questa dottrina Tomista è stata confermata dalla Chiesa, evidenziando la divisione tra i fedeli e il sacerdote, il Vaticano II chiarisce questa differenza:

“Il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l’uno all’altro, poiché l’uno e l’altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di Cristo. Il sacerdote ministeriale, con la potestà sacra di cui è investito, forma e regge il popolo sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico nel ruolo di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo; i fedeli, in virtù del loro regale sacerdozio, concorrono all’offerta dell’Eucaristia , ed esercitano il loro sacerdozio col ricevere i sacramenti, con la preghiera e il ringraziamento, con la testimonianza di una vita santa, con l’abnegazione e la carità operosa.” (LUMEN GENTIUM )

Coloro che appoggiano la comunione nella mano nel nome del Concilio Vaticano II, introducono abusi nella liturgia e dottrine moderniste.

Il Concilio Ecumenico approvato dalla Santa Sede, rende chiaro che tra i laici e sacerdoti esiste una gran linea di demarcazione e una dignità più alta con una chiamata speciale del Signore.

Le Opioni dei Santi, Padri e Dottori della Chiesa

San Sisto I ( a.115): “I Santi Misteri non devono essere manipolati da altri che non sono consacrati al Signore.” (Liber Pontificalis)

Tertulliano (160-220): “Vigiliamo scrupolosamente che qualcosa dei calici o del pane possa cadere a terra.” (Da Corona, 3 PL 2, 99)

San Ippolito (170-235): “Stia attento ciascuno…che qualche frammento non abbia cadere e perdersi, perché è il corpo di Cristo che deve essere mangiato dai fedeli e non si deve disprezzare.” (Trad. Ap. 32.)

Origine (185-254): “Voi che siete soliti prendere parte ai divini misteri quando ricevete il corpo del Signore lo conservate con ogni cautela e ogni venerazione perché nemmeno una briciola cada a terra, perché nulla si perda del dono consacrato. Siete convinti, giustamente, che sia una colpa lasciarne cadere dei frammenti per trascuratezza. Se per conservare il suo corpo siete tanto cauti – ed è giusto che lo siate –, sappiate che trascurare la parola di Dio non è colpa minore che trascurare il suo corpo”. (In Exod. Hom., hom. XIII, 3, Migne, PG 12, 391).

Papa San Eutichiano (275-283): “Nessuno osi consegnare la comunione ad un laico o ad una donna per portarla ad un infermo.” (P.L. V,coll.163-168).

San Efren (306-373): “Mangiare questo pane e non calpestate le sue briciole, una particella delle sue briciole può santificare migliaia e migliaia ed è sufficiente per dare vita a tutti quelli che lo mangiano.” (Serm. in hebd. s., 4, 4)

San Cirillo (315-387): “Sii vigilante affinchè tu non perda niente del corpo del Signore. Se tu lasciassi cadere qualcosa, devi considerarlo come se tu avessi tagliato uno dei membri del tuo proprio corpo. Dimmi, ti prego, se qualcuno ti desse granelli d’oro, tu per caso non li terresti con la massima cautela e diligenza, intento a non perdere niente? Non dovresti tu curare con cautela e vigilanza ancora maggiore, affinchè niente e nemmeno una briciola del corpo del Signore possa cadere a terra, perchè è di gran lunga più prezioso dell’oro o delle gemme?” ( S.Cyrillus Hier., Catech. Myst., 5, 21)

San Basilio (330-379): “Il diritto di ricevere la Santa Comunione nella mano è consentito solo in tempi di persecuzione, o come nel caso dei monaci nel deserto, quando erano assenti un diacono o un sacerdote che potesse distribuirle.” (Ep. 93)

San Agustino (354-430): “Sarebbe una follia insolente discutere che fare quando tutta la Chiesa universale ha già una pratica stabilita.” (Carta 54,6; a Denaro)

Papa San León (440-461): “Si riceve nella bocca quello che si crede per la fede” (Patrologia Latina, 54, 1385).

San Francisco de Asís (1182-1226): “Solo loro (i Sacerdoti) devono amministrarlo, e non altri”. (Carta 2° a tutti i fedeli,35).

Papa San Pio X: “Nell’atto di ricevere la santa Comunione bisogna essere inginocchiati, tenere la testa mediocremente alzata, gli occhi modesti e rivolti alla sacra particola, la bocca sufficientemente aperta e la lingua un poco avanzata sulle labbra”. E rispondendo a chi gli chiedeva il permesso di ricevere la comunione in piedi sulla base del fatto che: gli Israeliti mangiavano in piedi l’agnello pasquale, ha dichiarato: “L’agnello Pasquale era tipo (simbolo, figura o promessa) dell’Eucaristia. Pertanto, i simboli e le promesse si ricevono in piedi, la realtà si riceve in ginocchia e con amore “. (Catechismo Maggiore)

Papa San Pio XII:“Non possiamo fare a meno, però, per Nostro dovere di coscienza, di deplorare e riprovare quelle immagini e forme da alcuni recentemente introdotte, che sembrano essere depravazione e deformazione della vera arte, e che talvolta ripugnano apertamente al decoro, alla modestia ed alla pietà cristiana, e offendono miserevolmente il genuino sentimento religioso; esse si devono assolutamente tener lontane e metter fuori dalle nostre chiese come in generale, tutto ciò che non è in armonia con la santità del luogo”. (Mediator Dei)

Papa Giovanni Paolo II: “Toccare la Sacra Specie, la sua distribuzione con le proprie mani, e un privilegio degli Ordinati”. (Carta Domenicae Cenae)

Madre Teresa di Calcutta: “Il peggior male del Mondo e il rito della Comunione nella mano (”The Wanderer”, 23-3-89)

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PREGHIERA INSEGNATA DALLA MADONNA DI MEDJUGORJE A JELENA VASILJ 

La Madonna insegna il Padre Nostro al gruppo di preghiera e desidera che questa preghiera venga così recepita

PADRE – Chi è questo Padre? – di chi è questo Padre? – dov’è questo Padre? NOSTRO – questo è il Padre vostro – perché avete paura di Lui? – tendeteGli le vostre mani (Fare una breve pausa) PADRE NOSTRO significa che Lui si è concesso a Voi come Padre, vi ha dato tutto. Sapete che i vostri padri terreni fanno tutto per voi, tanto di più fa’ il vostro Padre Celeste.

PADRE NOSTRO significa: Ti do tutto, figlio mio. CHE SEI NEI CIELI PADRE CHE SEI NEI CIELI (Fare una breve pausa) Significa: Il tuo padre terrestre ti ama, ma il tuo Padre Celeste ti ama ancora di più: Tuo padre è capace di arrabbiarsi, Lui no, Lui ti offre solo amore…

SIA SANTIFICATO IL TUO NOME In cambio devi rispettarLo, perché Lui ti ha dato tutto e per-ché è tuo Padre e Lo devi amare. Tu devi glorificare e lodare il Suo nome. Tu devi dire ai peccatori: Lui è il Padre; si, è mio Padre e desidero servirLo e glorificare solo il Suo nome. Questo vuol dire «SIA SANTIFICATO IL TUO NOME».

VENGA IL TUO REGNO Così si ringrazia Gesù e gli si intende dire: Gesù, noi non sap-piamo nulla, senza il Tuo Regno siamo deboli, se non ci sei tu presente insieme a noi. Il nostro regno passa, mentre il Tuo non passa. Ristabiliscilo!

SIA FATTA LA TUA VOLONTA O Signore, fà che il nostro regno sprofondi, fà che solo il Tuo Regno sia quello vero, fà che noi ci rendiamo conto che il nostro regno è destinato a finire e che subito, ORA, permettia-mo che sia fatta la Tua volontà.

COME IN CIELO COSì IN TERRA Qui Signore, si dice come ti ubbidiscono gli angeli, come ti rispettano; fà che anche noi possiamo essere come loro, fà che anche i nostri cuori si aprano e che possano rispettarTi come ora lo fanno gli angeli. E fà anche in modo che sulla terra pos-sa essere tutto Santo come lo è nei cieli.

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO Dacci Signore il pane ed il cibo per il nostro animo; daccelo ora, daccelo oggi, daccelo sempre; che questo pane possa di-ventare il cibo per l’anima, che ci nutra, che quel pane santi-fichi Te, che quel pane divenga eterno. O Signore, noi Ti preghiamo per il nostro pane. O Signore, fa che noi lo riceviamo. O Signore, aiutaci a capire ciò che dob-biamo fare. Fà che ci rendiamo conto che il pane quotidiano non ci può essere dato senza la preghiera.

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI Rimetti Signore a noi i nostri peccati. Rimetticeli perché noi non siamo buoni e non siamo fedeli.

COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI Rimettili a noi perché anche noi li rimetteremo a coloro ai quali fino ad ora non eravamo capaci di farlo. O Gesù, rimetti a noi i nostri debiti, Ti supplichiamo. Voi pregate che vi siano rimessi i peccati nella stessa misura nella quale voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa. Ecco che cosa vi dice il vostro Padre celeste con quelle parole.

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE Signore, liberaci dalle grandi prove. Signore, noi siamo deboli. Fà, o Signore, che le prove non ci inducano alla perdizione.

MA LIBERACI DAL MALE Signore, liberaci dal male. Fà che nelle prove riusciamo a trovare qualche cosa di buono, un passo nella VITA. AMEN Così sia, Signore, sia fatta la Tua volontà.

http://www.preghiereagesuemaria.it/preghiere/preghiere%20della%20madonna%20di%20medjugorje.htm

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Apparizioni a Teresa Musco

Apparizione di Caiazzo (Caserta)

Teresa Musco

La Vergine apparve per la prima volta a Teresa Musco (1943-1976) l'8 gennaio 1948, quart'ultima figlia di due modesti agricoltori: Salvatore e Rosina Zullo. Teresa, rimproverata e picchiata dal padre perché era uscita seminuda di casa mentre grandinava, fu consolata e accarezzata da una "Signora molto bella" che le disse:"Vedi, figlia mia, tuo padre ha fatto molto bene".

Maria le riapparve il 12 gennaio, mettendole delle foglie di fava sul piede che si era gravemente scottata tre giorni prima e dicendole: "Non farlo sapere a nessuno: la Mamma tua ti guarirà. Sta calma". La Madonna le si manifestò per la terza volta il 17 gennaio, mentre era in chiesa a pregare, e le mise nuovamente delle foglie di fava sul piede scottato. Pochi giorni dopo il piede era guarito e non presentava più alcuna cicatrice. In segno di ringraziamento Teresa cominciò a fare fioretti.

Maria le riapparve, dicendole: "Figlia mia, sono tua Mamma che ti guida per la strada che piace al mio diletto Figlio. Sono contenta del sacrificio che mi offri. Continua".

Da allora la Madonna le apparve regolarmente circondandola, come lei stessa scrisse, di attenzioni: la Mamma celeste "era con me quando riassettavo, quando pregavo e anche quando giocavo mi sentivo chiamare per trattenermi con lei. Quando ero malata me la sentivo sempre vicina, e per me era un conforto e una protezione. L'unica cosa che mi ripeteva sempre era :"Offri la tua sofferenza per i peccatori".

Teresa dovette soffrire molto a causa dell'atteggiamento del padre. L'uomo, violento e collerico, picchiava spesso la moglie e maltrattava la figlia, non credendole.

La veggente visse una vita di sofferenze, accettate come anima espiatrice; il 31 agosto 1957 ricevette le stimmate invisibili, che diventano visibili il 25 ottobre 1968. A partire dal 1955 Teresa annotò in un Diario le sue esperienze mistiche. Da sottolineare che la veggente era analfabeta, poiché non ebbe la possibilità di frequentare alcuna scuola, dovendo contribuire, col proprio lavoro, alla sussistenza della famiglia. Fu la Madonna ad istruirla, dal 25 dicembre 1949, nel leggere e nello scrivere, guidandole la mano. La Vergine nel 1948 le aveva preannunciato che avrebbe dovuto lasciare la casa paterna per trasferirsi a Caserta. Cosa che fece l'8 gennaio 1968. La mistica ebbe numerose visioni anche del suo angelo custode. La prima risale al 15 marzo 1948. In essa l'angelo l'invitò a pregare, a soffrire con gioia per la liberazione delle anime del Purgatorio e per la loro salvezza. Le manifestazioni angeliche diventarono poi quotidiane e, come annota Teresa:"Tutte le mattine l'Angelo mi veniva a far visita e mi faceva pregare insieme a lui".

Dal luglio 1948 ebbe apparizioni anche del Bambino Gesù. Il 31 luglio 1948 il Bambino le disse:"Soffrirai tanto nella tua famiglia. Sarai incompresa e maltrattata. Non temere, io ti sono vicino, e la mia dolce Mamma ti condurrà per mano fino a quando non sarai grande e agirai da sola. lascerai la tua famiglia per fare la mia volontà. Soffrirai tanto, ma io ti sono molto vicino".

Maria le ha dato numerosi messaggi, alcuni di particolare interesse per l'umanità. I quadri e le statue mariane che Teresa teneva in casa, dal 1971 cominciarono a lacrimare anche sangue. Riguardo a tali fenomeni Maria le disse: "Figlia mia, queste mie lacrime muoveranno molti a un rinnovamento del cuore".

TERESA MUSCO  Breve biografia

Nata a Caiazzo il 7 giugno 1943, ha fatto ritorno alla Casa del Padre il 19 agosto 1976 all'età di 33 anni. La sua vita è stata tutta offerta alla gloria del Padre; la Passione di Gesù la sua vera passione, il tutto vissuto con un amore sempre entusiasta lasciando un meraviglioso esempio di genuina spiritualità in contrasto con la vita monotona e amorfa di tanti cristiani d'oggi. Fenomeni veramente impressionanti, e che lasciano pensare, si sono verificati nella sua abitazione. Alcune statue di Gesù e della Vergine hanno versato lacrime di sangue. Nostro Signore ha dato 567 manifestazioni, la Vergine Santa 190 e i fenomeni in totale (verbalizzati e sottoscritti da testimoni oculari) sono stati 757. Questa serie imponentissima di fenomeni straordinari è come un assedio supremo di amore da parte di Dio per l’umanità errante; è un supremo e, Dio non voglia, estremo, insistente richiamo a voler ritornare a Colui che è il nostro principio e il nostro fine supremo, il Bene sommo, l’unico capace di saziare quella fame e quella sete di infinito, di felicità senza limiti, che tanto invade e tormenta l’uomo di questo nostro fine secolo. In queste immagini Nostro Signore e la Vergine Santa ci fanno rivivere la tragica realtà di Calvario: Cristo continua a morire per noi, la Redenzione è in continua attuazione. Ai buoni viene chiesto una partecipazione sempre più viva alla passione di Gesù e del Cuore Immacolato e Addolorato della Mamma Celeste.

La Madonna, Rivela a Teresa Musco

Stralci dal libro di Padre Gabriele M. Roschini dal titolo: "Crocifissa col Crocifisso" e dal libro di Padre Antonio Gallo dal titolo:"Studio biografico su Teresa Musco

13 Giugno 1950: La "Bella Signora" entra, a porta chiusa, nella cameretta di Teresa e le presenta carta e penna dicendo: "Sapessi quanti peccati si commettono nel mondo!... Molti uomini, trafiggono il cuore già tanto lacerato di MIO FIGLIO". Se gli uomini non si ravvederanno, IL PADRE INFLIGGERÀ AL MONDO UN GRANDE CASTIGO E TUTTO SARÀ DISASTRO.

20 Maggio 1951: "Salvami i sacerdoti dai loro peccati e santificali col Mio Dolore e lavali col Mio Sangue. Vedrai molti cambiamenti nella Mia Chiesa. Cristiani che pregano ne rimarranno pochi, molte anime vanno all'inferno. Pudore, vergogna non ci sarà più per le donne: satana si veste di esse per far cadere molti sacerdoti. Crisi comuni ci saranno nel mondo. I preti, vescovi, cardinali sono tutti disorientati, cercano di aggrapparsi alla politica per aiutarsi, ma ancora una volta sbagliano; il governo cadrà, il Papa passa ore di agonia, alla fine Io sarò lì per condurlo in Paradiso. Una grande guerra succederà. Morti e feriti ce ne saranno tanti. Satana grida la sua vittoria e quello è il momento che: TUTTI VEDRANNO MIO FIGLIO APPARIRE SULLE NUBI e allora giudicherà quanti hanno calpestato il Suo Sangue innocente e divino. E allora il Mio Cuore trionferà.

NOTA: Teresa Musco ricevette questo messaggio all'età di 8 anni.

13 Agosto 1951: "Io sono la Madonna, Maria Immacolata, dal Cuore ferito di lancia e flagellato, alla fine coronato e poi tanto calpestato. Figlia Mia, Io sono qui per dirti che il Padre manderà un grande castigo sull'intero genere umano, nella seconda metà del secolo. Sappi, figlia, che satana regna nei più alti posti. Quando satana giungerà alla sommità della Chiesa, sappiate che allora riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati e quello sarà il momento che essi intervengono con armi potentissime che è possibile distruggere gran parte dell'umanità. E neanche ora piangono i loro sbagli, perché la preghiera per molti non esiste più, e Dio Padre allora mostrerà ancora una volta la Potenza DEL SUO GRANDE CASTIGO, ma non lo farà ancora, aspetta che loro chiedano realmente perdono. Le spine che vedi attorno al Mio Cuore sono per riparare tanti gravi colpe che si scagliano di continuo verso il Cuore di Mio Figlio. Figlia Mia, chiedo a te d'offrirti per amore di Gesù e per riparare le colpe dei peccatori.
Dal 1972 comincerà il tempo di satana e il tempo delle grandi prove. Figlia, si è in un momento molto delicato, i cardinali si opporranno ai cardinali, i vescovi ai vescovi; fra di loro non c'é amore e tanti figli prediletti si trovano senza amore e sono sbandati, non sanno più come prendere le anime ma non arrivano alla preghiera".

13 Settembre 1951:
NOTA:Teresa vede Gesù, ha una visione. Non potendo rivelare per iscritto, racconta ciò che vede.
"Raccomando solo ai sacerdoti di STARE ATTENTI AL MOMENTO DELLA CONSACRAZIONE DELLA MESSA, PERCHÉ GESÙ è LÌ IN PERSONA E SI IMPRESTA(1) LE MANI, LA BOCCA, LA LINGUA del SACERDOTE. È LÌ ACCANTO A LORO E OSSERVA LA SUA MENSA, IL SUO MISTERO. Questo è quanto posso dire".
NOTA: (1) Prende in prestito.

30 Settembre 1951: "GRANDI FLAGELLI SONO DIRETTI SULL'ITALIA E SOLO I PARAFULMINI SONO QUELLI CHE CENTRANO IN PIENO IL CUORE DI MIO FIGLIO E QUELLO DEL PADRE, POICHÉ VOI REGGETE (Tratterrete?...) la loro ira e sorreggerete il mondo con i vostri sacrifici"... "Voi sacerdoti non esponete alle tentazioni di disperazione le anime scelte da Me, poiché per voi sarà il fuoco eterno. Molte anime si perdono per causa vostra. Pensate al vostro dovere, perché un giorno piangerete. PENSATE A INCORAGGIARLE, NON A SCORAGGIARLE..."

1 Ottobre 1951: "FIGLIA MIA, SONO PRONTI I FLAGELLI CHE IL PADRE HA DIRETTO SULL'ITALIA E SOLO LE ANIME CHE SI OFFRONO VITTIME POSSONO CENTRARE IN PIENO IL CUORE DI MIO FIGLIO E FERMARE L'IRA DEL PADRE".

3 Gennaio 1951: "Voglio dirti che il mondo è così cattivo. Sono apparsa nel Portogallo dando messaggi, e NESSUNO MI HA ASCOLTATO, e a Lourdes, alla Salette, ma pochi cuori duri si sono ravveduti. Anche a te voglio dire tante cose che affliggono il Mio Cuore. Voglio parlarti del terzo segreto di Fatima che diedi a Lucia e ti dico che DA TEMPO È STATO LETTO, MA NESSUNO SI È PRONUNCIATO".

NOTA: La Madonna, di seguito poi predice il pellegrinaggio del Santo Padre Paolo VI a Fatima, ove inviterà tutto il mondo alla preghiera ed alla penitenza. Aggiunge poi che il Papa NON OSERA' PARLARE DEL SEGRETO, perché è SPAVENTOSO.

"Il mondo cammina verso una grande rovina [...] il popolo si sbizzarrisce sempre di più [...] FUOCO E FUMO SCONVOLGERA' IL MONDO LE ACQUE DEGLI OCEANI DIVENTERANNO FUOCO E VAPORE, LA SCHIUMA SI INNALZERA', SCONVOLGENDO L'EUROPA, E AFFONDERA' TUTTO IN UNA LAVA DI FUOCO, E MILIONI DI UOMINI E BAMBINI PERIRANNO NEL FUOCO, E I POCHI ELETTI RIMASTI INVIDIERANNO I MORTI, PERCHÈ DA QUALUNQUE PARTE SI VOLGERA' LO SGUARDO, NON SI VEDRA' ALTRO CHE SANGUE E MORTI E ROVINE IN TUTTO IL MONDO". (Diario, pag. 370).
Figlia Mia, offri tutto quello che ti capita di soffrire per i sacerdoti, perché non capiscono più quale sia la volontà di Dio. Quei pochissimi che sono rimasti fedeli a Me, hanno tanta paura di esporsi, e così continueranno a vivere fin quando Mio Figlio deciderà.
La Mia Casa sta percorrendo un brutto momento: quelli che vi comandano si avviano verso le tenebre, perché la comodità che hanno è tanta...danno troppo retta alla carne, e mettono a tacere lo spirito. Io ti raccomando, figlia, prega per loro, che tanto ne hanno bisogno! E se nella tua vita passerà un'ora della giornata senza aver pregato per i figli miei prediletti, sappi che è una giornata perduta nella tua vita!...
"Parla Gesù": Io sanguinerò per i sacerdoti, lascerò cadere su di loro il Mio Sangue e quello della Mamma Mia adoratissima. Mi basta la fedeltà di uno di loro per far conoscere loro il medicamento divino.
"Parla la Madonna":Vedrai quanti sacerdoti, figli prediletti del Mio diletto Figlio, CHE RINNEGANO LA PRESENZA DI LUI, MOLTI SI SVESTONO PER ANDARSENE VIA. Sappi, figlia, che ci vogliono molte anime che si offrono vittime per i sacerdoti. Molti di loro si oppongono ai loro vescovi, e molti non ammettono neanche di aver sbagliato. Offri, soffri, prega per loro.

31 Agosto 1953: "Figlia, quanti peccati nel mondo! Mille volte ogni momento crocifiggono Mio Figlio sulla Croce. Il Padre è stanco e pieno d'ira nel vedere il Figlio Suo sempre così trafitto e calpestato da tanti uomini crudeli. Figlia Mia, prega e fà penitenza perché il popolo corre veloce verso un orribile precipizio. Parla hai piccoli affinché preghino, perché le preghiere degli innocenti valgono molto più di quelle delle persone grandi. Solo pregando si può placare l'ira di Dio. E tu, con le tue pene e preghiere, puoi cambiare tanti cuori duri. Prega molto, specie per i figli a Me cari, i sacerdoti, prediletti di Mio Figlio. Voglio un fervore vivo e vero nella preghiera, e non una cosa imparata e detta per abitudine, specie le preghiere davanti a Gesù Sacramentato. Così tu obblighi a tornare da Me tanti e tanti sacerdoti".

23 Luglio 1973: "Figlia Mia Teresa, sappi che molti sacerdoti, figli Miei prediletti e tanto amati da Me, dicono che Io, Mamma, OSCURO LA GLORIA E L'ONORE DI MIO FIGLIO...
Oh, poveri figli Miei insensati!... Quanto sono ciechi!... Come si sono fatti prendere dal demonio!... A quanta cecità sono giunti per non aver ascoltato né Gesù né Me. Ma Io sono pronta ad accoglierli fra le Mie braccia, perdonando loro ogni offesa". (Diario pag. 2227)
"DICONO CHE IO OSCURO LA GLORIA E L'ONORE DI MIO FIGLIO!... MA NON SONO IO STATA CREATA PER SERVIRE MIO FIGLIO? Non mi ha dato a voi tutti, ai piedi della Sua croce?... Ed ora sono Io che oscuro il culto a Gesù?... Poveri figli Miei, quanto sono insensati, quanto son ciechi!... E come il demonio si serve proprio di loro, figli prediletti: li ha saputi prendere, raggirandoli come ha voluto... Vi siete lasciati condurre, da soli, per mano, da satana... E voi, figli a Me cari, VOLETE ARRIVARE A CANCELLARMI DAI CUORI DELLE CREATURE.
Di a tutti che Io ho bisogno di sacerdoti umili e coraggiosi, pronti ad essere ammazzati, derisi e calpestati, perdere la propria vita, il proprio sangue, affinché per mezzo di loro Io possa risplendere nella Chiesa dopo la grande purificazione".
"TANTI SCIENZIATI STANNO INVENTANDO ARMI CON LE QUALI SARA' POSSIBILE DISTRUGGERE, IN POCHI ATTIMI, GRAN PARTE DELL'UMANITÀ'... DIO CASTIGHERA' L'UMANITÀ' CON MAGGIORE SEVERITA' CHE NON ABBIA FATTO COL DILUVIO. Se tutto dovesse procedere come ora, e se l'umanità non si convertirà, vedrete come i gradi e i potenti, i piccoli e i deboli periranno insieme. (1)

NOTA: (1) Qui a Teresa in visione in breve, gli viene mostrata una sanguinosa guerra che dovrà venire.

10 Ottobre 1973: "Sta per iniziare una nuova guerra nella terra dove è nato il Salvatore, cioè il Mio amatissimo Figlio e non si fermerà.
Sembra che fanno la pace ma non è vero, PERCHÈ DA LÌ NASCERA' LA GRANDE GUERRA, DA LÌ VIENE IL GRANDE CASTIGO DAL CIELO E DALLA TERRA".

13 Ottobre 1973:"Il Mio grande dolore è nel vedere che molti miei figli prediletti si danno addirittura al diavolo rinnegando Mio Figlio. Sai figlia Mia, celebrano le Messe con la particola già consacrata, la oltraggiano, la sputano, facendo tante ingratitudini.

15 Settembre 1974: (Durante questo messaggio in casa di Teresa cominciano a piangere lacrime di sangue quadri, statuette ed immagini sacre).
"Figlia Mia, queste Mie lacrime inietteranno un risveglio nel cuore di tante anime che vogliono essere fredde e di tante altre che non hanno volontà. Ma per coloro che non pregano e dicono che la preghiera è fanatismo, sappi, figlia Mia, che per loro queste lacrime, se non si ravvedono, saranno la condanna".
"Figlia Mia, il mondo va in rovina. Mio Figlio ha deciso che se gli uomini continueranno ad odiarsi così, Egli distruggerà l'odio e il mondo.

2 Novembre 1975: (Parla Gesù) "LA GUERRA TRA I POPOLI È COMINCIATA E NON FINISCE PIU' FIN QUANDO SI SONO DISTRUTTI L'UN L'ALTRO".
ESSI MI HANNO RESPINTO, SCACCIATO DALLA LORO VITA: NON MI RESTA CHE ATTENDERE ED ESSERE SPETTATORE, VEDERE FINO A CHE PUNTO ARRIVINO. L'ORA È GRAVE, GRAVE IL PERICOLO.

14 Febbraio 1976: (Parla la Madonna) "VEDRAI UNA GRANDE RIVOLUZIONE NELLA MIA CASA: I COMUNISTI AL POTERE, E NELLA MIA CASA A ROMA, GIA' CI SONO, ma si manifesteranno solo quando possono comandare liberamente, senza ostacoli, ALLORA CI SARA' LO SPARGIMENTO DI SANGUE INNOCENTE".
"IN VATICANO GIA' CI SONO AL POTERE I COMUNISTI, ASPETTANO L'ORA E IL TEMPO GIUSTO... Figlia Mia, ho scelto te misera e povera perchè tu Mi capisci, i dotti ed i sapienti non potranno mai capire il Mio linguaggio, fin quando non vengono in ginocchio con animo contrito".

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