ALL’ULTIMA ORA TRE QUARTI DELLA CHIESA RINNEGHERÀ GESÙ-Dice Gesù: Quando faccio dire a Sofonia che io porterò via ogni cosa dalla terra, gli faccio profetare …. L’uomo è decaduto nel suo livello evolutivo, perché ha rinunciato a riconoscersi come figlio di Dio… Cosa teme l’umanità? Perché ha allontanato dalla propria vita il suo Signore e Re? IN QUESTO GIORNO LA NOSTRA REGINA E MADRE DARÀ A TUTTI COLORO CHE, CON VERO PENTIMENTO, CONFESSERANNO I LORO PECCATI, LA GRAZIA DI VEDERE AUMENTATO IL LORO AMORE, QUALE PREPARAZIONE PER AFFRONTARE LE PROVE CHE SONO GIÀ PRESENTI SULLA TERRA E CHE ANDRANNO AUMENTANDO. Pregando per quei Miei figli che non adorano il Mio Divin Figlio. Offrite il Santo Rosario per coloro che irrompono nella vita dei Miei figli piccoli e inculcano in loro di dedicarsi a pratiche demoniache e di dimenticare e negare il Mio Divin Figlio. Queste persone saranno duramente castigate. NON ABBIATE PAURA DI ESSERE INGANNATI… SARÒ IO, VOSTRA MADRE, CHE ANDANDO IN CERCA DEI MIEI FIGLI, VI CHIAMERÒ IN OGNI MODO POSSIBILE. Questa generazione, dopo aver commesso gravi errori contro sé stessa, dopo aver rifiutato la Trinità Sacrosanta e la Nostra Regina e Madre, si trasformerà spiritualmente. Avete commemorato la Settimana Santa e la festa della Divina Misericordia e avete fatto offerte affinché tutti siano amore e rispettosi della Legge Divina; adesso è di grande importanza pregare per coloro che si trovano nel momento della conversione.  I Miei figli, credendomi un Dio che perdona tutto o che lascia passare tutto e credendo che in quanto Dio, dovrei sempre essere tenero e sommario, reagiscono in maniera estrema quando Io Parlo loro della Mia Misericordia e della Mia Giustizia. CON IL MIO AMORE, IO VENGO IN QUESTO MOMENTO A DONARVI LA MIA MISERICORDIA.   Voi avete vissuto la Commemorazione della Mia Passione, della Mia Morte e Risurrezione e vi siete avviati sul cammino della Mia Misericordia.   Ogni uomo è stato liberato dalla morte che provoca il peccato ed elevato, nella sua libera volontà, ad avere l’opportunità della Vita Eterna nel giorno della luce perenne, per questo i figli di Dio, certi che la Fede non sia vana, si devono sforzare di vivere ed operare nella Divina Volontà, aspirando alla Vita Eterna. Ora Mio Figlio, il Mio piccolo e grande Re, giace nel sepolcro e scende agli inferi per poi risorgere. Una grande prova che ho accettato con amore, con fede, con il mio “Fiat Mihi”. La Mia totale fede nella Volontà del Padre e nel Mio stesso Figlio, Mi ha colmato di speranza e Mi ha sostenuto in questo Sabato Santo. IL MIO DIVIN FIGLIO, CON IL SUO SÌ AL PADRE, SI DONÒ PER I PECCATI DELL’UMANITÀ E SE LI PRESE SU DI SÉ. IL MIO DIVIN FIGLIO RIMANE A BETANIA, IN VEGLIA E IN PREGHIERA (cf. Gv. 12, 1-8), come deve rimanere sempre in preghiera e vegliare ciascuno dei Miei figli, per non infangarsi con le cose del mondo, perché l’uomo viene tentato e se non prega e non rafforza la Fede: è debole. Un momento speciale di questa settimana Santa è quando: Giuda e Pietro, in diverse occasioni si vedono interpellare dal Mio Divin Figlio… VI BENEDICO E VI TENGO COPERTI CON IL MIO MANTO MATERNO AFFINCHÉ NON DIVENTIATE PREDE DEL MALE. A RIMANERE UNITI AL MIO DIVIN FIGLIO, PASSO DOPO PASSO, ESSENDO SUOI FEDELI DISCEPOLI, VIVENDO NELLO SPIRITO LA PIÙ GRANDE FUSIONE CON IL MIO DIVIN FIGLIO, COME SE QUESTA SETTIMANA SANTA FOSSE L’ULTIMA FATTA IN PACE. LO SPIRITO SANTO, CONSOLATORE DEGLI UOMINI, VI ILLUMINERÀ IN MODO SPECIALE NEL MOMENTO DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE. (Gv. 14, 26) È MOLTO IMPORTANTE CHE ANDIATE A FARVI IMPORRE LE CENERI.  È MOLTO IMPORTANTE…  QUESTO MOMENTO PRESSANTE E DI CONVERSIONE È UN SEGNALE DELLA RAPIDITÀ CON LA QUALE SOPRAGGIUNGERANNO . NELL’UMANITÀ VIGE LA TENTAZIONE. SONO PIÙ COLORO CHE CADONO IN TENTAZIONE CHE COLORO CHE RESISTONO PER AMORE DEL MIO DIVIN FIGLIO E PER LA CRESCITA SPIRITUALE PERSONALE. LA NOSTRA REALTÀ RIFLESSIONI E MESSAGGI Di Luz de Maria 10 FEBBRAIO 2023 QUANTO MI FA MALE QUANDO MI SCACCIANO DALLA LORO VITA, PER UNIRSI ALLE FILA DEL MALE!   QUANTO MI FA MALE QUANDO MI SCACCIANO DALLA LORO VITA, PER UNIRSI ALLE FILA DEL MALE! Tutti i messaggi di Dicembre 2022 … Preparatevi figli, siate più spirituali, è urgente. Preparatevi figli con quanto ritenete sia opportuno. Non aspettate per prepararvi, fatelo subito. LA BILANCIA DELLA MIA GIUSTIZIA STA DAVANTI A CIASCUNO DI VOI IN PARTICOLARE, IO SONO IL GIUSTO GIUDICE. (Is. 11, 3-4;  1 Cor 4,5) QUANDO IL MOMENTO SI INASPRIRÀ, LE OPERE E LE AZIONI DI COLORO CHE CAMMINANO ALL’OMBRA DELL’ALTISSIMO, DARANNO FRUTTI DI VITA ETERNA (Gv. 15,16 e Gv. 15,5) E LE CONDIVIDERANNO CON I LORO FRATELLI. Voi fate parte dell’umanità e della Storia della Salvezza, perciò dovete essere consapevoli del momento culminante che state vivendo e non dovete trascurare il cambiamento spirituale, che deve essere prevalente in questo momento.È importante che conosciate l’Antico Testamento cosicché non troviate strano ciò che sta accadendo in questo momento. LA PREGHIERA È NECESSARIA E COME PRINCIPE DELLE LEGIONI CELESTI, VI ASSICURO CHE OGNI SUPPLICA ELEVATA CON CUORE CONTRITO, VIENE ACCOLTA DALLA TRINITÀ SACROSANTA E DALLA NOSTRA REGINA E MADRE DEGLI ULTIMI TEMPI. VENGO PER ESAMINARVI, PER OSSERVARE IL VOSTRO MODO DI COMPORTARVI E DI AGIRE… PERTANTO CONTINUATE NELLA CONVERSIONE. Questi dardi li faranno diventare intrattabili, perderanno la carità, la sensibilità e il loro “ego” crescerà in modo smisurato fino a portarli alla perdizione, A MENO CHE NON SI SOTTOPONGANO ALLA PREGHIERA E AL DIGIUNO COSICCHÉ IL VELENO POSSA USCIRE DA LORO E L’UMILTÀ LI AVVICINI A DIO. Pregate figli, pregate, la nuova malattia è molto contagiosa e seria, al punto che potrebbe essere mortale. Proteggete il vostro sistema immunitario e tenete pronta la crema di calendula e la moringa così la potrete assumere. (3) PREPARATEVI, CONVERTITEVI E RIMANETE IN ALLERTA! VOI SIETE FIGLI DI DIO E LE MIE LEGIONI VI PROTEGGONO, NON DISPERATE. IN QUESTO MOMENTO L’UMANITÀ SI STA IMPEGNANDO NELLA CURA DEL CORPO FISICO, TRASCURANDO LA CURA DELLO SPIRITO. VI BENEDICO COSTANTEMENTE CON IL MIO AMORE E VI INVITO AD AMARMI AFFINCHÈ VIVIATE NEL MIO AMORE E DIATE AMORE AI VOSTRI FRATELLI. VI CHIAMO ALLA CONVERSIONE! Questo è il momento giusto per fare in modo che non siano i vostri interessi a guidarvi, ma quelli della Mia Casa. Questo è il momento dei Segni che precedono l’Avvertimento, ma il Mio Popolo sta andando avanti senza esaminarsi, senza guardarsi dentro, senza analizzarsi senza maschere. SIATE CERTI CHE OGNI ATTO D’AMORE PER IL PROSSIMO E FATTO PER AMORE DI DIO È PER VOI UNA SORGENTE DI BENEDIZIONI, ANCHE SE NON LE CHIEDETE. Senza paura, confidate nel Mio Amore per il Mio Popolo, vi ho già detto che l’umanità cambierà, la guerra si espanderà. Figli, voi conoscete già moltissime delle cose che incombono sull’umanità, ma non cambiate… Figli, è molto quello che vi è stato fatto conoscere, non per terrorizzarvi, ma perché vi preparaste spiritualmente, ma non cambiate… La mente è occupata nelle cose mondane e il cuore è stato usurpato dagli idoli, dai fanatismi e soprattutto dal vostro ego altezzoso. (2) Voi non amate la vita, il Dono sacro di Dio per l’umanità. I Miei figli devono continuare a prepararsi per affrontare la carestia, che già sta gravando sull’umanità. La scarsità sarà grande, il clima in alcuni paesi sarà estremamente caldo e in altri estremamente freddo. VI ASPETTATE CHE DEBBA PASSARE ANCORA MOLTO TEMPO? VI SBAGLIATE! NON CADETE NELLE GRINFIE DEL MALE, IN QUESTO MOMENTO CHE È COSÌ DURO PER L’UMANITÀ. Questi atti d’amore vengano offerti per: Tutta l’umanità accecata dal demonio Per gli ammalati nel corpo e nello spirito E affinché la Fede sia salda, in ogni figlio di Dio FIGLI, AVETE BISOGNO DI VIVERE ADORANDO MIO FIGLIO PER POTERLO TRASMETTERE AI VOSTRI FRATELLI, PRIMA CHE SIA TARDI. TRIDUO ALLO SPIRITO SANTO MANTENETE LA FEDE, dovete farla fiorire personalmente in modo costante, cosicché si rafforzi e ci sia una maggiore e più salda unione con la Mia Casa. Non trascurate la preghiera, la confessione e il ricevermi degnamente preparati.   PREPARATE QUELLO CHE POTRETE PREPARARE, IL RESTO SARÀ MOLTIPLICATO, MA PREPARATELO ADESSO, PRIMA CHE NON RIUSCIATE PIÙ A FARLO PER MANCANZA DEL NECESSARIO. I conflitti avanzeranno e gli eserciti accecati dall’ambizione di conquista avanzeranno senza pietà, profaneranno le chiese, che verranno chiuse perché non vengano ulteriormente profanate e il dolore e la desolazione si impossesseranno delle persone. Pertanto alimentatevi del Corpo e del Sangue del Nostro Re e Signore Gesù Cristo. L’umanità sta venendo assediata, oppressa, frastornata e repressa affinché nella sua mente penetri l’incostanza, l’insicurezza e quindi si arrenda a quei condizionamenti che la porteranno ad applaudire l’Anticristo. In questo mese dedicato a questa Madre che vi ama, vi chiedo la Comunione riparatrice dei sabati e delle domeniche……. VEDRETE UOMINI ABBANDONARE LA FEDE E ALTRI RINNERGARE LA RELIGIONE E ALCUNI VERRANNO TRASFORMATI IN PERSECUTORI DEI PROPRI FRATELLI. La Madonna di Medjugorje insegna il Padre Nostro RIFUGIATEVI NELLA MIA MISERICORDIA INFINITA, FONTE DI PERDONO E DI SPERANZA PER TUTTI I MIEI FIGLI, SORGENTE DI CONVERSIONE PER I PENTITI…. Vi invito a diffondere il Mio Appello cosicché i vostri fratelli non vadano avanti nella loro cecità spirituale che, a causa degli egoismi umani, li sta sprofondando nell’abisso della negazione, nella stoltezza e in una continua noncuranza per i Miei Appelli. GUAI A COLUI O A COLORO CHE DISTORCERANNO LA SACRA SCRITTURA, MEGLIO SAREBBE STATO SE NON FOSSERO MAI NATI! La Madonna di Medjugorje insegna il Padre Nostro Ecco il resoconto che Alexandrina diede al suo direttore spirituale Padre Mariano Pinho. Tu  devi sapere  che  amo  sempre  i  figli  miei,  le  mie  amate  creature,  Mi sviscererei  per  non  vederli  colpiti In questo momento così delicato per gli uomini, il Popolo di Mio Figlio deve liberarsi dalla schiavitù del peccato. Il demonio non è solo in agguato (Cf. 1 Pt.5, 8-9) ma si sta scagliando contro i Miei figli e una volta sedotti…. Sto spargendo le Mie Lacrime di dolore per questa generazione che continua a rimanere immersa nel peccato e nella disobbedienza. Sto spargendo le Mie Lacrime per i dolori, per i sacrilegi, per le eresie con le quali viene offeso il Mio Divin Figlio e per la vita interrotta degli innocenti, che vengono uccisi. SI STANNO AVVICINANDO MOMENTI ESTREMAMENTE FORTI.   I terremoti aumenteranno d’intensità, l’acqua dei mari con le sue inaspettate ed alte onde, causerà timore agli uomini. MIA MADRE STARÀ ASSIEME AL MIO POPOLO, che soffrirà, di accadimento in accadimento, fino a raggiungere la purificazione. Come Corpo Mistico dovete ubbidire e rimanere fedeli alla Sacra Scrittura. Fate attenzione, non deviate su sentieri contrari alla Volontà Divina. Rispettate i Sacramenti, questo è necessario, e riconciliatevi con i vostri fratelli. Vedo come una grossa palla di un rosso acceso e splendente come un razzo che esplode. Essa cresce, cresce, cresce fino a diventare spaventosamente grande, poi, con un fragore assordante, esplode ricadendo in frammenti incandescenti su case, templi, persone e devastando tutto. L’invasione straniera: castigo per l’Italia (dagli scritti di Luisa Piccarreta, 2 Novembre 1917 DOVRETE AFFRONTARE OGNI GENERE DI PROVE, MA SOPRATTUTTO LE DOVRETE AFFRONTARE NELLA FEDE. BENEDETTO XVI COMUNIONE SULLA MANO “Figli Miei! Durante i giorni terribili che ci saranno sulla terra, il S. Volto del Mio Divin Figlio sarà veramente di aiuto (un vero panno per asciugare le lacrime), perché i Miei veri figli si nasconderanno lì dietro. IO HO APERTO LA MIA MISERICORDIA A TUTTI I MIEI FIGLI AFFINCHÈ IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE L’umanità sta vivendo momenti difficili e lo sono particolarmente per le persone che si rendono conto e riconoscono i tempi e i momenti attuali e stanno subendo la derisione di coloro che hanno perso la coscienza e che si sono consegnati al male. Figli, dove avete lasciato il cuore di carne? Si sta uccidendo premeditatamente per aumentare la guerra. O esseri umani, quanta indicibile sofferenza state attirando su di voi!   STATE VIVENDO MOMENTI MOLTO DIFFICILI DURANTE I QUALI SARÀ IL POTERE DELLA PREGHIERA A FARVI RIMANERE IN PIEDI.  PER VOI È IMPRESCINDIBILE L’ACCRESCIMENTO DELL’AMORE PER LA TRINITÀ SACROSANTA, COSICCHÈ LA VOSTRA FEDE POSSA RIMANERE SALDA. QUALI VOSTRI PROTETTORI, NOI VI LIBERIAMO DA MOLTI INFORTUNI, DA MOLTE CADUTE, SEMPRE E QUANDO VOI CE LO PERMETTETE. In questo momento è l’ignoranza che prevale sull’umanità, dominata da persone in mano ai potenti che faranno sprofondare i Miei figli nella tragedia della funesta guerra mondiale. Dovete essere figli veri e non la brutta copia di un vero figlio di Dio. Popolo fedele, gran parte delle potenze del mondo saranno coinvolte nel doloroso evento della guerra. Vi invito a guardare quello che sta succedendo sulla terra e a non guardare soltanto quello che succede attorno a voi. Questa cecità porta all’ignoranza di quelli che dicono che non sta succedendo niente. L’essere umano si sta godendo la vita come se in questo momento non stesse succedendo nulla. La malattia sta colpendo l’umanità e continuerà ad essere presente con nuove mutazioni e con nuove malattie che si prolungheranno nel tempo.  Popolo di Dio, il nucleo della Terra sta venendo sottoposto in modo imprevedibile all’influenza del sole, della luna e di corpi celesti che si muovono nello spazio e si trovano nell’orbita terrestre; questo inciderà sugli elementi della Terra e l’essere umano patirà quello che non ha mai patito prima. Offriamo all’Eterno Padre il Preziosissimo Sangue e chiediamo umilmente di essere liberati dai mali presenti che affliggono la nostra persona, la nostra famiglia, la nostra Chiesa e tutta l’umanità. L’abisso verso il quale sta avanzando l’umanità è saturo di sete di potere, del desiderio di ottenere la supremazia mondiale per consegnarla a colui che è GIÀ sulla terra ed esigerà per sé il dominio assoluto su tutto quello che esiste. Il disastro che deriverà dai conflitti armati (2), sarà quello che porterà l’umanità ad essere flagellata fino allo sfinimento.  Non siate sorpresi dalla caduta dell’economia di grandi potenze (3). Voi, in quanto persone di Fede, continuate ad avere la tranquillità di chi sa di essere protetto dal suo Signore e Dio. Popolo di Dio, preparatevi per le carestie e le pestilenze che stanno arrivando sulle vostre terre I quattro cavalieri stanno aprendo la strada alla bestia. Popolo di Dio, preparate le vostre provviste confidando nel nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo per le vostre necessità. Gli eventi catastrofici si stanno intensificando mentre i quattro venti continuano a opporsi l’uno all’altro provocando l’innalzamento del livello del mare STATE VIVENDO LA PURIFICAZIONE E LA NATURA È IN SUBBUGLIO.  Gli elementisi agiteranno sotto la spinta di eruzioni solari (1) che altereranno il magnetismo della terra (2), e questo danneggerà le comunicazioni e attiverà le faglie tettoniche. Il corpo umano si altera nel ricevere quello che non è normale che il suo organismo assimili. Quello che succederà vi porterà al verificarsi dell’Avvertimento STATE VIVENDO LA PURIFICAZIONE E LA NATURA È IN SUBBUGLIO.  Gli elementisi agiteranno sotto la spinta di eruzioni solari (1) che altereranno il magnetismo della terra (2), e questo danneggerà le comunicazioni e attiverà le faglie tettoniche. Il corpo umano si altera nel ricevere quello che non è normale che il suo organismo assimili. L’essere umano sta vivendo momenti di incertezza. Si sta avvicinando il momento in cui la scienza mal impiegata vi porterà a vivere nell’oscurità. Per questo vi ho chiesto di prepararvi. Dobbiamo ricevere la Comunione nelle mani consacrate?L’anima di un sacerdote venne da me e mi disse di pregare per lui, perché doveva soffrire molto. Di più non poté dire; poi sparì. Un’altra anima del Purgatorio mi spiegò in seguito: “Egli deve soffrire molto, poiché ha seguito l’uso di distribuire la Comunione nelle mani dei fedeli e perché ha fatto rimuovere i banchi che servivano per ricevere la Comunione in ginocchio. ATTENTI! IL COMUNISMO (1) STA AVANZANDO, NON È REGREDITO, MA IN QUESTO MOMENTO STA AVANZANDO CON MAGGIORE LIBERTÀ, QUELLA CHE GLI HA CONCESSO L’UMANITÀ STESSA. LA LIBERTÀ VERRÀ SOSPESA, I GOVERNANTI HANNO IL DOMINIO SULLE ISTITUZIONI E PORTERANNO I MIEI FIGLI A VIVERE PRIGIONIERI. Amato Popolo di Mio Figlio, obbedite all’appello all’umiltà, alla fraternità, alla Fede Da tempo Ho chiesto ai Miei figli di prestare attenzione all’astro del Sole, che interferisce sull’apparente calma dell’umanità e farà tremare la terra con forza… Mio piccolo Profeta: Di’ al mio popolo che una nuova pandemia sta per scoppiare e sarà più letale di quella che state vivendo. L’umanità rimarrà confinata e i confinamenti saranno più lunghi. MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 11 DICEMBRE 2021 MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 11 DICEMBRE 2021 STA PER ARRIVARE L’OSCURITÀ! Fate attenzione, l’oscurità arriverà sulla terra senza che ve lo aspettiate.È necessaria la preparazione spirituale, guardatevi dentro: Come vi state comportando? Com’è il vostro carattere?    Il vostro pensiero è retto o vi dominano le cattive intenzioni nei confronti dei vostri simili, che vi portano all’invidia e alla mancanza di carità? La Chiesa di Mio Figlio verrà scossa, ma nei figli convinti e convertiti, la Fede deve continuare ad essere salda. L’umanità impaurita si rifugia silenziosamente nelle case, centri di concentrazione di massa, dove predomina la tecnologia che li sta dominando. SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA Gran parte dei Miei figli dai capelli bianchi spariranno a poco a poco, senza che questa sia la Volontà del Padre Eterno. I fili vengono mossi, seguiranno quelli di mezza età. Quanti stanno aspettando l’Avvertimento senza una consapevole revisione della propria vita, di ogni dettaglio, del loro comportamento e del loro modo di agire, di quello che hanno messo in atto con o senza beneplacito, cosicché possano cercare il perdono Divino e possano prepararsi per il momento dell’Avvertimento? “Figli Miei, la Mia pace sia con voi. I segni celesti vi stanno annunciando che è vicino il Mio prossimo ritorno. La trasformazione dell’universo vi permetterà di vedere fenomeni nello spazio, che mai prima d’ora occhio alcuno aveva visto. Grandi manifestazioni saranno date in cielo e in terra, affinché siate preparati per la Mia Seconda Venuta. Camminate sulla strada dell’Amore. Fate posto in voi allo Spirito di Amore che vi porta nella vita ad essere sempre più uniti. Amatevi fra voi a vicenda, come Gesù vi ha amato e diventerete veramente una cosa sola. L’unità è la perfezione dell’amore. Per questo Gesù ha voluto che la sua Chiesa fosse una, per fare di essa il sacramento dell’Amore di Dio verso gli uomini.

Gesù ci insegna a morire ( RIVELAZIONI A MARIA VALTORTA )

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Il Signore Gesù ci prepara al momento nostra morte (Rivelazioni a Maria Valtorta)

Dai “Quaderni” di Maria Valtorta, ed. CEV

14 luglio 1946.

Gesù ci insegna a morire

Dice Gesù:
«Ho dettato un’Ora Santa per coloro che lo desideravano. Ho svelato la mia Ora di Agonia del Getsemani per darti un gran premio, perché non vi è atto di fiducia più grande fra amici che quello di svelare all’amico il proprio dolore. Non è il riso e il bacio prova suprema d’amore, ma il pianto e il dolore reso noto all’amico. Tu, amica mia, lo hai conosciuto. Per quando eri nel Getsemani. Ora sei sulla Croce. E senti pene di morte. Appoggiati al tuo Signore mentre ti dà un’Ora di preparazione alla morte.

I. “Padre mio, se è possibile passi da me questo calice”.

Non è una delle sette Parole della Croce. Ma è già parola di passione. È il primo atto della Passione che inizia. È la necessaria preparazione per le altre fasi dell’olocausto. È invocazione al Dator della vita, rassegnazione, umiltà, è orazione in cui si intrecciano, nobilitandosi la carne e perfezionandosi l’anima, la volontà dello spirito e la fralezza della creatura che ripugna alla morte.

“Padre!…”. Oh! è l’ora in cui il mondo si allontana dai sensi e dal pensiero mentre si avvicina, come meteora che scende, il pensiero dell’altra vita, dell’ignoto, del giudizio. E l’uomo, sempre un pargolo anche se centenario, come un bambino spaurito, rimasto solo, cerca il seno di Dio.

Marito, moglie, fratelli, figli, genitori, amici… Erano tutto finché la vita era lontana dalla morte, finché la morte era un pensiero nascosto sotto nebbie lontane.

Ma adesso che la morte esce da sotto al velo e avanza, ecco che per un capovolgimento di situazione, sono i genitori, i figli, gli amici, i fratelli, il marito, la moglie che perdono i loro tratti decisi, il loro valore affettivo, e si offuscano davanti all’imminente avanzarsi della morte. Come voci che si affievoliscono per la distanza, ogni cosa della terra perde vigore mentre ne acquista ciò che è al di là, ciò che fino a ieri pareva così lontano… E un moto di paura colpisce la creatura.

Se non fosse penosa e paurosa, la morte non sarebbe l’estremo castigo e l’estremo mezzo per espiare concesso all’uomo. Sinché non vi fu la Colpa, la morte non fu morte ma dormizione. E dove non fu colpa non fu morte come per Maria Ss. Io morii perché su Me era tutto il Peccato, e ho conosciuto il ribrezzo del morire.

“Padre!”. Oh! questo Dio tante volte non amato, o amato ultimo, dopo che il cuore ha amato parenti e amici, od ha avuto più indegni amori per creature di vizio, o ha amato le cose come dèi, questo Dio tanto sovente dimenticato, e che ha permesso di dimenticarlo, che ha lasciato liberi di dimenticarlo, che ha lasciato fare, che è stato irriso talora, tal’altra maledetto, tal’altra negato, ecco che risorge nel pensiero dell’uomo e riprende i suoi diritti. Tuona: “io sono!” e per non far morire di spavento con la rivelazione della sua potenza, medica quel potente “io sono” con una parola soave: “Padre”. “io sono Padre tuo”. Non è più terrore. È abbandono il sentimento che dà questa parola. Io, io che dovevo morire, che comprendevo cosa è il morire, dopo avere insegnato agli uomini a vivere chiamando “Padre” l’Altissimo Jeovè, ecco che vi ho insegnato a morire senza terrore, chiamando “Padre” il Dio che fra gli spasimi dell’agonia risorge o si fa più presente allo spirito del moribondo.

“Padre!”. Non temete! Non temetelo, voi che morite, questo Dio che è Padre! Non viene avanti, giustiziere armato di registri e di scure, non viene avanti cinico strappandovi alla vita e agli affetti. Ma viene aprendovi le braccia, dicendo: “Torna alla tua dimora. Vieni al riposo. Io ti compenserò, ad usura di ciò che qui lasci. E, Io te lo giuro, in seno a Me sarai più attivo per coloro che lasci che rimanendo quaggiù in lotta affannosa e non sempre rimunerata”.

Ma la morte è sempre dolore. Dolore per la sofferenza fisica, dolore per la sofferenza morale, dolore per la sofferenza spirituale. Deve essere dolore per essere mezzo di ultima espiazione nel tempo, lo ripeto. E in un ondeggiare di nebbie, che offuscano e scoprono in alterna vicenda ciò che nella vita si è amato, ciò che ci rende paurosi dell’al di là, l’anima, la mente, il cuore, come nave presa da gran tempesta, passano – da zone calme già nella pace dell’imminente porto ormai vicino, visibile, così sereno che già dà una quiete beata e un senso di riposo simile a quello di chi, terminata quasi una fatica, pregusta la gioia del prossimo riposo – passano a zone in cui la tempesta li scrolla, li colpisce, li fa soffrire, spaurire, gemere. È di nuovo il mondo, l’affannoso mondo con tutti i suoi tentacoli: la famiglia, gli affari; è l’angoscia dell’agonia, è lo spavento dell’ultimo passo… E poi? E poi?… La tenebra investe, soffoca la luce, sibila i suoi terrori…

Dove è più il Cielo? Perché morire? Perché dover morire? E l’urlo gorgoglia già in gola: “Non voglio morire!”.

No, fratelli miei che morite perché giusto è il morire, santo è il morire essendo voluto da Dio. No. Non gridate così! Quell’urlo non viene dalla vostra anima. È l’Avversario che suggestiona la vostra debolezza per farvelo dire. Mutate l’urlo ribelle e vile in un grido d’amore e di fiducia: “Padre, se è possibile passi da me questo calice”. Come l’arcobaleno dopo il temporale, ecco che quel grido riporta la luce, la quiete. Rivedete il Cielo, le sante ragioni del morire, il premio del morire, ossia il ritornare al Padre, e allora comprendete che anche lo spirito, anzi, che lo spirito ha dei diritti più grandi della carne perché esso è eterno e di natura soprannaturale, e ha perciò la precedenza sulla carne, e allora dite la parola che è assoluzione a tutti i vostri peccati di ribellione: “Però non la mia ma la tua volontà sia fatta”.

Ecco la pace, ecco la vittoria. L’angelo di Dio si stringe a voi e vi conforta perché avete vinto la battaglia, preparatoria a far della morte un trionfo.

II. “Padre, perdona loro”.

È il momento di spogliarsi di tutto quanto è peso per volare più sicuri a Dio. Non potete portare con voi né affetti né ricchezze che non siano spirituali e buone.

E non c’è uomo che muoia senza avere da perdonare qualcosa ad uno od a molti suoi simili e in molte cose, per molti motivi. Quale l’uomo che giunga a morire senza aver patito l’acre di un tradimento, di un disamore, di una menzogna, un’usura, un danno qualsiasi, da parenti, consorti, o amici? Ebbene: è l’ora di perdonare per essere perdonati. Perdonare completamente, lasciando andare non solo il rancore, non solo il ricordo, ma anche la persuasione che il nostro motivo di sdegno era giusto. È l’ora della morte. Il tempo, il mondo, gli affari, gli affetti hanno fine, divengono “nulla”. Un solo vero esiste ormai: Dio. A che dunque portare oltre le soglie ciò che è del di qua delle soglie?ù

Perdonare. E poiché giungere alla perfezione d’amore e di perdono, che è il neppur più dire: “Eppure io avevo ragione”, è molto, troppo difficile per l’uomo, ecco passare al Padre l’incarico di perdonare per noi. Dargli il nostro perdono, a Lui che non è uomo, che è perfetto, che è buono, che è Padre, perché Egli lo depuri nel suo Fuoco e lo dia, divenuto perfetto, a chi merita il perdono.

Perdonare, ai vivi e ai morti. Si. Anche ai morti che sono stati cagione di dolore. La loro morte ha levato molte punte al corruccio degli offesi, talora le ha levate tutte. Ma il ricordo dura ancora. Hanno fatto soffrire, e si ricorda che hanno fatto soffrire. Questo ricordo mette sempre un limite al nostro perdono. No. Ora non più. Ora la morte sta per levare ogni limite allo spirito. Si entra nell’infinito. Levare perciò anche questo ricordo che limita il perdono. Perdonare, perdonare perché l’anima non abbia peso e tormento di ricordi e possa essere in pace con tutti i fratelli viventi o penanti, prima di incontrarsi col Pacifico.

“Padre, perdona loro”. Santa umiltà, dolce amore del perdono dato, che sottintende perdono chiesto a Dio per i debiti verso Dio e verso il prossimo che ha colui che chiede perdono per i fratelli. Atto d’amore. Morire in un atto d’amore è avere l’indulgenza dell’amore. Beati quelli che sanno perdonare in espiazione di tutte le loro durezze di cuore e delle colpe dell’ira.

III. “Ecco tuo figlio”.

Ecco tuo figlio! Cedere ciò che è caro, con previdente e santo pensiero. Cedere gli affetti, e cedersi a Dio senza resistenza. Non invidiare chi possiede ciò che lasciamo. Nella frase potete affidare a Dio tutto quanto vi sta a cuore e che abbandonate, e tutto quanto vi angustia, anche il vostro stesso spirito.

Ricordare al Padre che è Padre. Mettergli nelle mani lo spirito che torna alla Sorgente. Dire: “Ecco. Sono qui. Prendimi con Te perché mi dono. Non cedo per forza di cose. Mi dono perché ti amo come figlio che torna a suo padre”. E dire: “Ecco. Questi sono i miei cari. Te li dono. Questi sono i miei affari, quegli affari che qualche volta mi hanno fatto essere ingiusto, invidioso del prossimo, e che mi hanno fatto dimenticare Te perché mi parevano – lo erano, ma io lo credevo più che non fossero – mi parevano di una importanza capitale per il benessere dei miei, per il mio onore, per la stima che mi attiravano. Ho creduto anche che solo io fossi capace di tutelarli. Mi sono creduto necessario per compirli. Ora vedo… Non ero che un congegno infinitesimale nel perfetto organismo della tua Provvidenza, e molte volte un congegno imperfetto che guastava il lavoro dell’organismo perfetto. Ora che le luci e le voci del mondo cessano e tutto si allontana, vedo… sento… Come le mie opere erano insufficienti, logore, incomplete! Come erano dissonanti dal Bene! Ho presunto di essere io un grande ‘che’. Tu eri – previdente, provvidente, santo – che correggevi i miei lavori e li rendevi utili ancora. Ho presunto. Talora ho anche detto che non mi amavi perché non mi riusciva, come agli altri che invidiavo, ciò che io volevo. Ora vedo. Miserere di me!”.

Umile abbandono, riconoscente pensiero alla Provvidenza in riparazione delle vostre presunzioni, avidità, invidie e sostituzioni di Dio con povere cose umane, con le golosità delle ricchezze diverse.

IV. “Ricordati di me”.

Avete accettato il calice di morte, avete perdonato, avete ceduto ciò che era vostro, persino voi stessi. Avete molto mortificato l’io dell’uomo, molto liberato l’anima da ciò che spiace a Dio: dallo spirito di ribellione, dallo spirito di rancore, dallo spirito di avidità. Avete ceduto la vita, la giustizia, la proprietà, la povera vita, la più povera giustizia, le tre volte povere proprietà umane, al Signore. Novelli Giobbe, siete languenti e spogli davanti a Dio. Potete allora dire: “Ricordati di me”.

Non siete più niente. Non salute, non fierezza, non ricchezza. Non possedete più neppure voi stessi. Siete bruco che può divenire farfalla o marcire nella carcere del corpo per un’ultima estrema ferita allo spirito. Siete fango che torna fango o fango che si muta in stella a seconda che preferite scendere nella cloaca dell’Avversario o ascendere nel vortice di Dio. L’ultima ora decide della vita eterna. Ricordatevelo. E gridate: “Ricordati di me!”.

Dio attende quel grido del povero Giobbe per colmarlo di beni nel suo Regno.

È dolce ad un Padre perdonare, intervenire, consolare. Non attende che questo grido per dirvi: “Sono con te, figlio. Non temere”. Ditela questa parola per riparare a tutte le volte che vi dimenticaste del Padre o foste superbi.

V. “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

Talora sembra che il Padre abbandoni. Non si è che nascosto per aumentare l’espiazione e dare maggior perdono. Può l’uomo lamentarsi con ira di ciò, egli che infinite volte ha abbandonato Iddio? E deve disperare perché Dio lo prova? Quante cose avete messo nel vostro cuore che non erano Dio! Quante volte foste inerti con Lui! Con quante cose lo avete respinto e scacciato. Avete empito il cuore di tutto. Lo avete poi ferrato e ben chiavistellato perché temevate che Dio entrando potesse disturbare il vostro quietismo accidioso, purificare il suo tempio cacciandone gli usurpatori. Finché foste felici, che vi importava di avere Dio? Dicevate: “Ho già tutto perché me lo sono meritato”. E quando felici non foste, non lo fuggiste mai Dio facendolo causa di ogni vostro male?

Oh! figli ingiusti che bevete il veleno, che entrate nei labirinti, che precipitate nei burroni e nei covi di serpi e altre fiere, e poi dite: “È Dio il colpevole”, se Dio non fosse Padre e Padre santo, che dovrebbe rispondere al vostro lamento delle ore dolorose quando nelle felici lo dimenticaste? Oh! figli ingiusti che pieni di colpe pretendereste di essere trattati come il Figlio di Dio non fu trattato nell’ora dell’olocausto, dite, chi fu il più abbandonato? Non è il Cristo, l’innocente, Colui che per salvare accettò l’abbandono assoluto di Dio dopo averlo amato attivamente sempre? E non avete voi nome di “cristiani”? E non avete il dovere di salvare almeno voi stessi?

Nell’accidia torbida che di sé si compiace e teme disturbo dell’accogliere l’Attivo, non c’è salvezza. Imitate allora Cristo, gettando questo grido nel momento di angoscia più forte. Ma fate che la nota del grido sia nota di mansuetudine e di umiltà, non tono di bestemmia e rimprovero. “Perché mi hai Tu abbandonato, Tu che sai che senza di Te nulla io posso? Vieni, o Padre, vieni a salvarmi, a darmi forza di salvare me stesso perché orrende sono le strette di morte e l’Avversario me ne aumenta ad arte la potenza, mi fischia che Tu non mi ami più. Fatti sentire, o Padre, non per i miei meriti ma proprio perché sono un nulla senza meriti che non sa vincere se è solo e che comprende, ora, che la vita era lavoro per il Cielo”. Guai ai soli, è detto4. Guai a chi è solo nell’ora della morte, solo con se stesso contro Satana e la carne! Ma non temete. Se chiamerete il Padre, Egli verrà. E questo umile invocarlo espierà i vostri colpevoli torpori verso Dio, le false pietà, gli amori sregolati dell’io, che fanno accidiosi.

VI. “Ho sete”.

Sì, veramente, quando si è capito il vero valore della vita eterna rispetto al metallo falso della vita terrena, quando la purificazione del dolore e della morte è accettata come santa ubbidienza, quando si è cresciuti in sapienza e in grazia presso Dio in poche ore, in pochi minuti talora, più che non si sia cresciuti in molti anni di vita, viene una sete profonda di acque celesti, di celesti cose. Le lussurie di tutte le seti umane sono vinte. Ma viene la soprannaturale sete di possedere Iddio. La sete dell’amore. L’anima aspira di bere l’amore e di esserne bevuta. Come un’acqua che è piovuta al suolo e non vuole divenire fango ma tornare nuvola, l’anima ora ha sete di salire al luogo dal quale discese. Quasi rotte le muraglie carnali, la prigioniera sente le aure del Luogo d’origine e vi anela con tutta se stessa.

Quale quel pellegrino esausto che vedendo, dopo anni, ormai prossimo il luogo natio, non raduna le forze e prosegue, svelto, tenace, incurante di tutto che non sia arrivare là da dove parti un giorno e tutto il vero suo bene vi lasciò, ed è certo ora di trovarlo e di gustarlo più ancora, perché fatto esperto del povero bene, che non sazia, trovato nel luogo di esilio? “Ho sete”. Sete di Te, mio Dio. Sete di averti. Sete di possederti. Sete di darti. Perché sulle soglie fra la terra e il Cielo già si sa capire l’amore di prossimo come va capito, e viene un desiderio di agire per dare Dio al prossimo che lasciamo. La santa operosità dei santi che, granelli morti che divengono spiga, si effondono in amore per dare amore e per fare amare Dio da chi ancora è nelle lotte della terra.

“Ho sete”. Non c’è più che un’acqua che sazi, giunta l’anima alle soglie della Vita: l’Acqua viva, Dio stesso.

L’Amore vero: Dio stesso. Amore contrapposto ad egoismo. L’egoismo è morto prima della carne nei giusti, e regna l’amore. E l’amore grida: “Ho sete di Te e di anime. Salvare. Amare. Morire per essere libero di amare e di salvare. Morire per nascere. Lasciare per possedere. Rifiutare ogni dolcezza, ogni conforto perché tutto è vanità quaggiù, e l’anima vuole solo tuffarsi nel fiume, nell’oceano della Divinità, bere di Essa, essere in Essa, senza più sete, perché la Fonte d’Acqua della Vita l’avrà accolta”.

Avere questa sete per riparare al disamore e alla lussuria.

VII. “Tutto è compiuto”.

Tutte le rinunce, tutte le sofferenze, tutte le prove, le lotte, le vittorie, le offerte: tutto. Ormai non c’è più che da presentarsi a Dio. Il tempo concesso alla creatura per divenire un dio, a Satana per tentarla, è compiuto. Cessa il dolore, cessa la prova, cessa la lotta. Restano soltanto il giudizio, l’amorosa purificazione, o viene, beatissima, la dimora immediata del Cielo. Ma quanto è terra, quanto è volontà umana, ha fine.

Tutto è compiuto! La parola della completa rassegnazione o del gioioso riconoscimento di aver finito la prova e consumato l’olocausto. Non contemplo coloro che muoiono in peccato mortale, i quali non dicono, essi, “tutto è compiuto”, ma con un urlo di vittoria e un pianto di dolore lo dicono, per loro, l’angelo delle tenebre, vittorioso, e l’angelo custode, vinto. Io parlo ai peccatori pentiti, ai buoni cristiani o agli eroi della virtù. Questi, sempre più vivi nello spirito man mano che la morte prende la carne, mormorano, o gridano, rassegnati o gioiosi: “Tutto è consumato. Il sacrificio ha termine. Prendilo per mia espiazione! Prendilo per mia offerta d’amore!”. Così dicono gli spiriti, con la penultima parola, a seconda che subiscano la morte per legge comune o, anime vittime, la offrano per volontario sacrificio. Ma tanto le une che le altre, giunte ormai alla liberazione dalla materia, reclinano lo spirito sul seno di Dio dicendo: “Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio”.

Maria, sai cosa è spirare con questa elevazione fatta viva nel cuore? È spirare nel bacio di Dio. Vi sono molte preparazioni alla morte. Ma credi che questa, sulle mie parole, è nella sua semplicità la più santa.»

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